Nuovi circuiti: decide la crisi ..
Il Gp d'Ungheria, in calendario da due stagioni forse non si farà per problemi economici. C'è già la riserva di Aragon ma incalza anche la Crimea…
Dall'Ungheria arrivano voci poco incoraggianti sul tema Balatonring, il circuito frutto di una joint venture ungaro-spagnola che da due anni è in calendario (e in costruzione) senza che mai nessuno ci abbia girato sopra. L'anno scorso si parlò di un inverno eccezionalmente rigido che aveva rallentato i lavori e infatti la gara venne depennata dal regolamento. Quest'anno si parla apertamente di crisi e mancanza di soldi. Professionalmente, però, la Dorna ha inserito in calendario un circuito di riserva, Aragon. Gran bell'impianto, razionale, moderno e, soprattutto, già pronto. Ha solo un difetto: è in Spagna, dove si corre già a Jerez, Barcellona e Valencia mentre Estoril è a un tiro di schioppo. Con cinque gare nella penisola iberica si può parlare di Moto GP-CEV?
Ma il futuro ci porta nuove sorprese: sulle carene delle Moto2 del team Gresini è comparso un nuovo sponsor, il Crimea Circuit. Sede in Ucraina, ex repubblica sovietica, in Crimea, penisola che vide il debutto, nel 1855 dei Bersaglieri in una guerra che si portò via (causa colera) il fondatore di questo corpo dell'esercito italiano.
A parte la divagazione, in Crimea, da un anno è in lavorazione un nuovo circuito che punta ad essere uno dei più avanzati del mondo, almeno secondo i governanti locali. I quali hanno ingaggiato l'ingegnere Tilke alla cui penna (e ai computer) è dovuto l'impianto che potrebbe essere già pronto nel 2011.
Sarà un caso, ma nella squadra di Gresini c'è un pilota russo, Vladimir "Vova" Ivanov, gran manetta, ma un po' incline alla caduta. Inizia un'epoca nuova nella marcia ad Est della Dorna: dopo l'Ungheria e il fantasmatico Balatonring, sarà la volta della Crimea?